fatturato aziende alimentari

Le aziende produttrici di alimenti e bevande in Italia sono 53.051, delle quali 17.618 sono società di capitali e 13.707 risultano in crescita. Se vuoi trovare nuovi clienti, in Italia e nel resto del mondo, tra le aziende produttrici di alimenti e bevande leggi adesso la nostra guida qui. 

 

Nel 2023 l’industria degli alimenti e delle bevande ha raggiunto i 193 miliardi di euro.
Al suo interno occorre evidenziare una sostanziale tenuta del mercato interno (che però cede l’1,6% a volume) e l’eccellente andamento delle esportazioni complessive che hanno raggiunto il valore di 64,2 miliardi di euro (+5,7% rispetto al 2022), con risultati pressoché simili tra la componente alimentare (+5,8%), e quella agricola (+5,5%).

I vini fermi in bottiglia rappresentano la merceologia più esportata, che però fanno registrare una flessione del -2,4% nel 2023.
Le altre merceologie più esportate (pasta, vini spumanti, caffè torrefatto, prodotti di pasticceria e panetteria) risultano in crescita per lo più a valore.

Tra i primi dieci prodotti esportati, quelli per cui le esportazioni crescono sia in valore che a volume, sono solo i prodotti della panetteria e pasticceria (+12% in valore e +0,2% in volume), il caffè torrefatto (+7,3% e +0,3%), i formaggi stagionati (+8,4% e +2,4%), i formaggi freschi (+15,6% e +8%).

 

le previsioni

Le prime indicazioni per il 2024 suggeriscono una continuazione del trend di crescita, seppur a ritmi leggermente inferiori rispetto al 2023, con una  crescita per l’intera industria degli alimenti e bevande compresa tra il 4%-5%, trainata ancora una volta dalle esportazioni (intorno al +8%).

Nei primi dieci mesi del 2024, l’export dell’industria alimentare ha raggiunto un valore di 47,4 miliardi di euro, con un incremento del +9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Si stima che l’export agroalimentare possa sfiorare i 70 miliardi di euro a fine anno.

Tuttavia, i consumi di alimenti e bevande hanno mostrato un andamento incerto nei primi nove mesi del 2024. L’indice della produzione per l’industria alimentare è cresciuto del +2,8% nel secondo trimestre, mentre l’industria delle bevande ha registrato un calo del -2,3% nello stesso periodo.

Sul fronte interno, il fatturato dell’industria alimentare ha subito una flessione del -3% nel secondo trimestre, mentre l’industria delle bevande è rimasta stazionaria.

 

spunti di riflessione

L’erosione del potere d’acquisto delle famiglie a causa dell’inflazione, l’aumento della concorrenza a livello nazionale e internazionale e i crescenti costi di produzione, energia, e trasporto, rappresentano sfide significative per l’industria degli alimenti e delle bevande.

Sarà fondamentale adattarsi costantemente alle normative europee e nazionali in evoluzione.
Mantengono una elevata attrattività d’investimento i settori del frozen food, ingredienti, nutraceutica, pet food, alimenti con caratteristiche nutrizionali specifiche, ristorazione (fast dining).

Il mercato del food delivery e dei meal kit continua a offrire opportunità di crescita.

L’innovazione nel settore plant-based e delle bevande funzionali rappresenta un’ulteriore area di sviluppo.

Infine, la transizione digitale e l’adozione di nuove tecnologie offrono importanti opportunità per migliorare l’efficienza e raggiungere nuovi consumatori.

Le aziende possono sfruttare le opportunità offerte dai mercati esteri per compensare la debolezza della domanda interna.
Alcuni settori tipici del “Made in Italy”, come caffè, olio, distillati e vino, offrono buone prospettive di crescita, trainate dai mercati internazionali tradizionali (dazi permettendo), e nuove opportunità da quelli emergenti, come ad esempio:


Asia
  • India: crescita economica robusta e classe media in espansione, con un forte apprezzamento per i prodotti di alta qualità come vino, olio d’oliva e prodotti da forno.
  • Vietnam: contesto politico stabile e aumento dei flussi commerciali, con opportunità per prodotti italiani come pasta e bevande.
  • Thailandia: Economia in crescita con un’elevata propensione al consumo, particolarmente per i prodotti alimentari di nicchia e superfood.

America Latina
  • Messico: hub strategico per l’export grazie alla solida struttura manifatturiera e al fenomeno del nearshoring.
  • Brasile: ambizione di aumentare il peso del comparto manifatturiero, con domanda crescente per macchinari e prodotti alimentari italiani.
 
Paesi del Golfo
  • Emirati Arabi Uniti: tassi di crescita vivaci nei settori alimentari e bevande, con una forte domanda di prodotti italiani di alta gamma.
  • Arabia Saudita e Qatar: incremento a doppia cifra nelle importazioni di prodotti italiani, trainato da investimenti in diversificazione produttiva.
 
Europa
  • Polonia: Mercato in forte crescita, con interesse per prodotti regionali italiani e alimenti di qualità.

 

 

la classifica delle prime 300 aziende alimentari

Competitive Data ha analizzato le prime 300 aziende alimentari italiane per il triennio 2021-2023.

I settori a cui appartengono le aziende sono:

  1. Produzione di carne non di volatili e di prodotti della macellazione (attività dei mattatoi)
  2. Produzione di carne di volatili e prodotti della loro macellazione (attività dei mattatoi)
  3. Produzione di prodotti a base di carne (inclusa la carne di volatili)
  4. Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi
  5. Lavorazione e conservazione delle patate
  6. Produzione di succhi di frutta e di ortaggi
  7. Lavorazione e conservazione di frutta e di ortaggi
  8. Produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propria
  9. Produzione di olio raffinato o grezzo da semi oleosi o frutti oleosi prevalentemente non di produzione propria
  10. Produzione di oli e grassi animali grezzi o raffinati
  11. Produzione di margarina e di grassi commestibili simili
  12. Trattamento igienico del latte
  13. Produzione dei derivati del latte
  14. Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico
  15. Molitura del frumento
  16. Molitura di altri cereali
  17. Lavorazione del riso
  18. Altre lavorazioni di semi e granaglie
  19. Produzione di amidi e di prodotti amidacei
  20. Produzione di prodotti di panetteria freschi
  21. Produzione di pasticceria fresca
  22. Produzione di fette biscottate
  23. Produzione di biscotti
  24. Prodotti di pasticceria conservati
  25. Produzione di paste alimentari
  26. Produzione di cuscus e di prodotti farinacei simili
  27. Produzione di zucchero
  28. Produzione di cacao in polvere
  29. Produzione di cioccolato
  30. Produzione di caramelle e confetterie
  31. Lavorazione del caffè
  32. Lavorazione del tè e di altri preparati per infusi
  33. Produzione di condimenti e spezie
  34. Produzione di piatti pronti a base di carne e pollame
  35. Produzione di piatti pronti a base di pesce
  36. Produzione di piatti pronti a base di ortaggi
  37. Produzione di pizza confezionata
  38. Produzione di piatti pronti a base di pasta
  39. Produzione di pasti e piatti pronti di altri prodotti alimentari
  40. Produzione di preparati omogeneizzati
  41. Produzione di alimenti dietetici
  42. Produzione di estratti e succhi di carne
  43. Produzione di altri prodotti alimentari
  44. Produzione di mangimi per l’alimentazione degli animali da allevamento
  45. Produzione di prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia
  46. Distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici
  47. Produzione di vini da tavola
  48. Produzione di vino spumante e altri vini speciali
  49. Produzione di sidro e di altri vini a base di frutta
  50. Produzione di altre bevande fermentate non distillate
  51. Produzione di birra
  52. Produzione di malto
  53. Industria delle bibite analcoliche
  54. Industria delle acque minerali e di altre acque in bottiglia

La classifica delle prime 300 aziende alimentari italiane è stata redatta in ordine decrescente di valore della produzione 2023, e riporta anche la variazione percentuale con il 2022.

Ecco i risultati.

CLASSIFICA 300 AZIENDE ALIMENTARI

Fonte: Competitive Data

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