
Il comparto della produzione di abbigliamento, calzature, pelletteria conta 68.135 aziende, delle quali 21.983 sono società di capitali, e 6.432 risultano in crescita. Se vuoi trovare nuovi clienti, in Italia e nel mondo, tra le aziende del comparto abbigliamento, calzature, pelletteria, leggi adesso la nostra guida https://monitoraitalia.it/come-trovare-nuovi-clienti/
Competitive Data ha analizzato i bilanci delle prime 217 aziende produttrici di borse ed articoli da viaggio, per il triennio 2015-2017.
Il mercato delle borse ed articoli da viaggio appartiene al settore degli articoli in pelle, all’interno del quale ne costituisce il mercato principale.
Nella fascia alta del campione troviamo tutti i big dell’abbigliamento donna, per i quali la borsa, o borsetta, può rivestire il ruolo di accessorio marginale, o diventare una fonte importante di guadagno, arrivando a coprire oltre il 50% dei ricavi.
Succede così, ad esempio, per il brand Louis Vuitton (il cui fatturato confluisce però nel più vasto insieme di merceologie che fanno capo al gruppo LVMH), Prada e Gucci.
Quest’ultima, insieme a Bottega Veneta, che è fortemente radicata nella produzione di borse e borsette, fa parte del Gruppo Kering.
Man mano che si scende di fatturato, e si arriva nella fascia media del campione, compaiono le prime aziende specializzate nella produzione e vendita di borse ed articoli da viaggio, con aziende dai prezzi e posizionamenti anche molto differenti tra loro.
Per tale motivo è un esercizio inutile, in questo contesto, considerare i ricavi cumulati, perché si raggiungerebbero valori molto alti, e comunque molto simili a quelli dell’abbigliamento donna, leggi l’articolo qui https://monitoraitalia.it/aziende-abbigliamento-donna-fatturato-2018/
LE prime 10
Per i motivi sopra descritti la classifica (bilanci civilistici 2017) delle prime 10 aziende del mercato delle borse e degli articoli da viaggio ricalca quasi interamente quella del settore dell’abbigliamento donna:
- GIORGIO ARMANI 1.515,9€/mln
- PRADA 1.498,6€/mln
- DOLCE & GABBANA 1.290,3€/mln
- BENETTON GROUP 1.023,1€/mln
- ZARA ITALIA 999,7€/mln
- LVMH ITALIA 893,2€/mln
- VALENTINO 855,7€/mln
- G.A. OPERATIONS 847,9€/mln
- GUCCI LOGISTICA 845,9€/mln
- SALVATORE FERRAGAMO 762,4€/mln
INDICI DI REDDITIVITA’ in crescita
Aggregando i bilanci di un campione di società significative, che realizzano sul mercato delle borse ed articoli da viaggio una quota superiore al 50% dei ricavi, si ottiene il bilancio medio settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
- Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci Il ROE medio nel triennio è stato sempre abbastanza stabile, con piccole variazioni dell’ordine di uno o due decimali. Nel 2017 è stato pari al 15,0%, in ripresa rispetto al 9,7% del 2016, anno che segnava una flessione se confrontato con il 12,2% del 2015.
- Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio nel 2017 raggiuge il valore più alto del triennio, pari al 15,6%, mentre era del 13,4% nel 2015 e 13,8% nel 2016.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Anche il ROS, come gli altri indici visti sopra, presenta un trend crescente e chiude il 2017 con il 7,1% (era il 6,2% nel 2016).
- L’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda/margin, è pari al 9,3% nel 2017, in crescita sia rispetto all’8,7% del 2016 che all’8,1% del 2015.

RISCHIO FINANZIARIO stabile
Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2017 il rapporto di indebitamento è stato di 2,5, stabile rispetto al 2016.
Anche l’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato rimane stabile e pari allo 0,4%.
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LE PRIME 200 AZIENDE DELL’ABBIGLIAMENTO DONNA NEL 2018

Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 200 aziende dell’abbigliamento esterno per donna, per il triennio 2015-2017.
RICAVI IN LIEVE FLESSIONE
I ricavi complessivi registrano una lieve flessione, -0,1%, tuttavia le regioni di Sud e Isole riescono a crescere del +4,5%, mentre quelle del Centro rimangono stabili; leggi l’articolo qui https://monitoraitalia.it/aziende-abbigliamento-donna-fatturato-2018/