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Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 245 società di gestione vending per il triennio 2016-2018.

 

RICAVI e margini in aumento

I ricavi complessivi delle gestioni vending analizzate registrano una crescita del +6,6% nel 2018, con le regioni del Sud e delle Isole che ottengono la performance migliore, +8,3%, seguite dalle regioni del Nord Est con un incremento del +7,2%, seguite da vicino dalle regioni del Nord Ovest con il +7,1%, ed infine chiudono le regioni del Centro in crescita del +3,3%.

Tra le regioni che si sono maggiormente distinte in positivo e negativo spicca la Basilicata, che  mostra la crescita più sostenuta, pari al +62,7%, mentre dal lato opposto troviamo la Puglia che registra una flessione del -5,1%.

Fatturato cumulato vending 2019
var% ricavi vending 2019

classi di fatturato

Raggruppando le aziende per classi di fatturato si registra la crescita maggiore nel cluster superiore ai 10 milioni di euro, +6,7%, mentre crescono del +6,3% le aziende con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.

Sul podio si confermano anche per il 2018:

  1. IVS ITALIA SPA   300,0 €/mln
  2. GRUPPO ARGENTA SPA   213,1 €/mln 
  3. LIOMATIC SPA   85,5  €/mln

Le aziende con fatturato significativo, che hanno fatto registrare la crescita maggiore nel 2018 sono state:

  • MICA SRL   +460,2%
  • CAFFEUS SRL   +385,6%
  • PAUSA CAFFE’ SRL   +115,4%
  • DISTRIBUTORI AUTOMATICI MAGHETTI SRL   +88,4%
  • COFFEE EXPRESS SRL   +51,7%

 

EBITDA

Se guardiamo all’EBITDA lo scenario è anche più roseo, con una crescita complessiva del +7,9%, e dove questa volta sono le regioni del Nord Est a far registrare la performance migliore, pari al +15,1%, seguono le regioni del Sud e Isole che crescono del +6,5%, le regioni del Nord Ovest del +5,8%, mentre sono in controtendenza quelle del Centro con una lieve flessione del -0,1%.

 

AUMENTANO GLI UTILI 

Per quando riguarda gli utili, il dato cumulato del 2018 è di 70.409.000 euro, in aumento del +12,9% rispetto ai 62.342.000 euro del 2017, sebbene le aziende che abbiano chiuso l’esercizio in utile siano passate dalle 191 del 2017 alle 176 del 2018.

L’incidenza dell’utile sul fatturato è pari al 3,8% nel 2018, segnando un leggero miglioramento rispetto al 3,6% del 2017.

 

INDICI DI REDDITIVITA’ in miglioramento

Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore del vending una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.

Gli indicatori di redditività esaminati sono il ROE, il ROI, il ROS, e l’Ebitda/margin.

  • Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2018 è stato del 7,4%, in crescita rispetto al 6,5% del 2017.
  • Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato pari al 6,7% nel 2018, anch’esso in miglioramento rispetto al 5,8% del 2017.
  • Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i Ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 6,9% nel 2018, in crescita rispetto al 5,9% del 2017.

Segue lo stesso trend anche l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passato dal 13,6% del 2017 al 14,6% del 2018.

redditività vending 2019

RISCHIO FINANZIARIO stabile

Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2018 il rapporto di indebitamento è stabile e pari a 3,7.

Sale invece l’incidenza percentuale degli oneri finanziari sui ricavi, che passa dal 2,7% del 2017 al 3,1% del 2018.

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Competitive Data ha costruito il database di 8.200 rivendite di caffè in cialde e capsule, per oltre 12.000 unità locali coinvolte. Una fonte informativa unica, esclusiva, e costantemente aggiornata, per intercettare un canale di vendita fondamentale per il commercio di caffè monoporzionato, ma di difficile individuazione, perchè coinvolge più di 230 codici ATECO.

IL MERCATO DELLE CIALDE E CAPSULE PER CAFFÈ NEL 2019

cialde capsule caffe monitoraitalia

Competitive Data ha analizzato come ogni anno il mercato delle cialde e capsule per caffè in Italia. Le aziende considerate nel report detengono una quota di mercato aggregata del 94% a valore, dell’ 89%  a volume, e sviluppano un fatturato aggregato totale (tutti i canali, tutti i prodotti) di 3.564 mln di euro.

 

LO SCENARIO COMPETITIVO

Anche nel 2018 I principali sistemi proprietari continuano ad  assistere all’erosione delle loro quote di mercato (ben 3 punti percentuali persi rispetto al 2017), con una market share a volume complessiva che per la prima volta scende al di sotto del 50%, e si attesta a poco più del 47%. Come nell’ultimo biennio sono i principali attori delle capsule compatibili ad avvantaggiarsene.

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