
Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 160 società di capitali appartenenti al settore delle ricerche di mercato, e di marketing in genere, per il triennio 2016-2018.
Le aziende considerate operano nei mercati delle: ricerche quantitative, ricerche qualitative, indagini su panel, studi sociali, studi settoriali, analisi competitive, analisi desk, ecc.
La specializzazione è tendenzialmente elevata, ma è significativa la diversificazione di molte aziende in servizi collaterali e contigui, come ad esempio la business information per il marketing.
E’ da evidenziare come si stiano sviluppando modelli di business ibridi favoriti dalla trasformazione digitale, dove, alle tradizionali attività di ricerca, si affiancano attività tipiche delle web agency e consulenziali in generale.
RICAVI IN CRESCITA
I ricavi complessivi delle società analizzate registrano una crescita del +6,8% nel 2018, con le regioni del Sud e delle Isole che ottengono la performance migliore, +18,4%, seguite dalle regioni del Nord Est con un incremento del +17,8% mentre le regioni del Nord Ovest crescono del +4,7%, ed infine le regioni del Centro con il +3,6%.


classi di fatturato
Raggruppando le aziende per classi di fatturato si registra la crescita maggiore nel cluster inferiore ai 10 milioni di euro, +8,7%, mentre crescono del +5,8% le aziende con fatturato superiore ai 10 milioni di euro.
Le aziende con fatturato significativo, che hanno fatto registrare la crescita maggiore nel 2018, sono state:
- KANTAR ITALIA, +39,6%;
- DENTSU AEGIS NETWORK, +25,9%;
- KOINE’, +25,0%;
- PROMETEIA, +21,7%;
- SWG, +21,4%.
EBITDA
Se guardiamo all’EBITDA lo scenario muta radicalmente. Il dato complessivo vede l’EBITDA in flessione del -1,5%, ma con differenze sensibili tra le aree regionali; se infatti le regioni del Sud e delle Isole crescono del +33,3%, e quelle del Nord Est del +24,6%, sono invece in controtendenza le regioni del Nord Ovest, che segnano una flessione del -6,4%, e quelle del Centro, con una flessione del -25,6%.
crescono gli utili
Per quando riguarda gli utili, il dato cumulato del 2018 è pari a 75.363.000 euro, in crescita del +25,1% rispetto ai 60.228.000 euro del 2017, nonostante le aziende che abbiano chiuso l’esercizio in utile siano passate dalle 135 del 2017 alle 127 del 2018.
L’utile medio per regione vede l’Emilia Romagna segnare il valore più alto, pari a 1.160.000 euro mentre, dal lato opposto, la regione Piemonte registra una perdita media pari a -47.000 euro.
L’incidenza dell’utile sui ricavi si porta al 6,9% nel 2018, in trend crescente nel triennio, che l’ha vista raggiungere il 5,8% nel 2017, ed il 4,0% nel 2016.
INDICI DI REDDITIVITA’
Aggregando i bilanci delle società di ricerche di mercato che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
Gli indicatori di redditività esaminati sono il ROE, il ROI, il ROS, e l’Ebitda/margin.
- Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2018 è stato del 25,5%, in flessione rispetto al 28,2% del 2017.
- Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato pari al 35,3% nel 2018, anch’esso in flessione rispetto al 37,6% del 2017.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i Ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 5,5% nel 2018, in calo rispetto al 6,2% del 2017.
Segue lo stesso trend anche l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passato dall’8,3% del 2017 al 6,7% del 2018.

RISCHIO FINANZIARIO IN LIEVE MIGLIORAMENTO
Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”.
Nel 2018 il rapporto di indebitamento, o leverage, segna un lieve miglioramento e si attesta al 3,8. Era pari al 3,9 nel 2017.
L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato si mantiene stabile allo 0,1%.
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