
Il comparto delle aziende produttrici di macchine utensili ed attrezzature conta 26.313 imprese, delle quali 18.118 sono società di capitali, e 9.100 risultano in crescita. Se vuoi trovare nuovi clienti tra le aziende produttrici di macchine utensili ed attrezzature, in Italia e nel mondo, leggi adesso la nostra guida https://monitoraitalia.it/come-trovare-nuovi-clienti/
Competitive Data ha analizzato i bilanci delle prime 330 aziende produttrici ed importatrici di attrezzature medicali ed elettromedicali (e biomedicali) per il triennio 2015-2017. Il settore si inserisce all’interno di un comparto più vasto, quello dei dispositivi medici, che include la fornitura di software e servizi IT, la diagnostica in vitro, ecc.
La perimetrazione del business non ha confini ben definiti, con aziende, soprattutto le grandi, operanti in tanti dei mercati di cui si compone, come ad esempio GE Healthcare e Johnson & Johnson Medical.
Basti pensare che le biotecnologie applicate alla salute della persona possono essere classificate come farmaci o dispositivi medici a seconda degli ambiti di applicazione.
Come per il farmaceutico anche qui troviamo distretti molto importanti, soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna (con il polo di Mirandola), Toscana, Lazio, solo per citarne i maggiori, con relativi rapporti di contoterzismo e subfornitura tra le aziende.
RICAVI IN aumento, margini in flessione
I ricavi complessivi del campione analizzato registrano una crescita del +3,7%, senza grandi differenze tra le varie aree regionali. Le regioni del Sud e delle Isole ottengono la performance più elevata, +4,5%, seguite dalle regioni del Nord Est con il +4,4%, seguono le regioni del Centro in crescita del +3,7%, ed infine le regioni del Nord Ovest in aumento del +3,5%, che rappresentano il 61,3% dei ricavi.
EBITDA
L’analisi dell’ebitda mostra risultati contrapposti a quelli dei ricavi, con una variazione totale in flessione del -0,3% rispetto al 2016, ed andamenti differenti a seconda dell’area regionale. Se Sud e Isole crescono del +21,9%, e Nord Ovest del +0,2%, flettono invece le regioni del Centro (-1,4%), e del Nord Est (-4,2%).
A livello regionale l’ebitda più elevato spetta alla regione Lombardia con 880.773.000 euro, mentre dal lato opposto l’ebitda minore spetta alla regione Calabria con 850.000 euro.
classi di fatturato
L’analisi delle aziende medicali ed elettromedicali per classi di fatturato di appartenenza mostra la crescita maggiore nel cluster compreso 20 e 50 milioni di euro, +4,5%, seguito con una crescita del +4,1% dalle aziende con fatturato superiore a 50 milioni di euro, chiudono in flessione del -1,1% le aziende con fatturato inferiore a 20 milioni di euro.
diminuiscono gli utili
Gli utili nel 2017 sono pari 520.396.000 euro, in flessione del -12,9% rispetto ai 597.375.000 euro del 2016.
Di conseguenza anche l’incidenza media dell’utile sul fatturato è in flessione rispetto al dato del 2016, che registrava una percentuale del 4,2%, mentre nel 2017 si attesta al 3,6%.
Nel 2017 sono 278 le aziende che chiudono l’esercizio in utile, e 51 quelle in perdita, tendenza in peggioramento rispetto al 2016, che registrava 283 aziende in utile, e 46 in perdita.
gli INDICI DI REDDITIVITA’
Aggregando i bilanci di un campione di società significative, che realizzano nel settore delle attrezzature medicali ed elettromedicali una quota superiore al 50% dei ricavi, si ottiene il bilancio medio settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
- Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci Il ROE medio nel 2017 è stato del 4,8%, in flessione rispetto al 5,2% del 2016.
- Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio nel 2017 è stato pari all’8,3%, non molto distante dall’8,5% del 2016.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS flette dal 5,6% del 2016 al 5,2% del 2017.
L’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, è sulla stessa falsariga, passato dal 9,1% del 2016 all’8,7% del 2017.
stabile il rischio FINANZIARIO
Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2017 il rapporto di indebitamento evidenzia un valore pari a 2,0, stabile rispetto al 2016.
L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato è stata dello 0,5%, in flessione rispetto allo 0,7% del 2016.
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