
Le aziende produttrici di alimenti e bevande sono 69.127 in Italia, delle quali 23.726 sono società di capitali, e 7.797 risultano in crescita. Se vuoi trovare nuovi clienti, in Italia e nel mondo, tra le aziende produttrici di alimenti e bevande leggi adesso la nostra guida qui
Competitive Data ha analizzato i bilanci delle prime 250 aziende del settore lattiero-caseario per il triennio 2015-2017.
RICAVI IN AUMENTO, MARGINI IN FLESSIONE
I ricavi cumulati (che includono anche quelli di aziende diversificate in altri settori) segnano un aumento del +8,1%, con una crescita diffusa in tutte le aree territoriali, in primis il Nord Est che, con una crescita del +10,3%, fa registrare la performance migliore. Al secondo posto, non molto distanti, si piazzano le regioni del Sud e Isole, con un incremento del +9,8%, mentre al terzo posto troviamo le regioni del Nord Ovest con una variazione positiva del +7,3%; chiudono la graduatoria le regioni del Centro, +2,1%.
Tra le singole regioni la Liguria è quella che registra la variazione positiva più marcata, +16,3%, dal lato opposto è il Friuli Venezia Giulia che ottiene la performance peggiore, anche se limitata ad un lieve -0,4%.

EBITDA
Una situazione apparentemente rosea dal punto di vista dei ricavi mostra uno scenario completamente differente se analizzato dal punto di vista dei margini, ed in particolare l’Ebitda, con un valore aggregato in calo del -4,0%, con le regioni del Centro che flettono del -16,3%, quelle del Nord Est del -10,7%, quelle del Nord Ovest del -2,8%, mentre di tutt’altro segno risultano quelle di Sud e Isole con una crescita del +10,0%.
classi di fatturato
Ma ritorniamo ai ricavi totali, e raggruppiamo le prime 250 aziende del settore lattiero-caseario per classi di fatturato, ed in particolare consideriamo tre classi: superiore ai 50 milioni di euro, compreso tra 20 e 50 milioni di euro, ed inferiore ai 20 milioni di euro.
La performance migliore appartiene proprio alla classe di mezzo, tra 20 e 50 milioni di euro, con una crescita del +12,0%, seguita dal cluster di fatturato superiore ai 50 milioni di euro, +7,4%, ed infine quelle con fatturato inferiore ai 20 milioni di euro che registrano una variazione positiva del +4,0%.
diminuiscono gli utili
Gli utili totali sono pari a 390.746.000 euro nel 2017, -9,2% rispetto al 2016. L’incidenza media dell’utile sul fatturato è scesa dal 2,6% del 2016 al 2,2% del 2017, mentre sono 187 le aziende che chiudono l’esercizio in utile, in ridimensionamento rispetto alle 198 del 2016.
gli INDICI DI REDDITIVITA’
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nella produzione di latte e formaggi una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
- Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2017 è stato del 10,0%, in crescita rispetto al 4,0% del 2016.
- Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato del 7,6% nel 2017, in crescita rispetto al 4,8% del 2016.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i Ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 3,7%, leggermente superiore al 2,4% del 2016.
Fa segnare un incremento anche l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passato dal 5,0% del 2016 al 6,2% del 2017.

RISCHIO FINANZIARIO IN LIEVE MIGLIORAMENTO
Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2017 il rapporto di indebitamento evidenzia un valore pari a 3,7, in leggero miglioramento rispetto al 4,1 del 2016.
L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato è stata dello 0,7%, in miglioramento rispetto allo 0,8% del 2016.
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ALLEVAMENTO: L’ANALISI DELLE PRIME 230 AZIENDE AGRICOLE NEL 2018

Competitive Data ha completato come ogni anno l’analisi dei bilanci delle prime 230 aziende di capitali appartenenti al settore dell’allevamento di animali, per il triennio 2015-2017.
Gli allevamenti di animali, e tutte le relative attività connesse, sono aziende agricole così come individuate dal codice civile, insieme alle attività legate alla silvicoltura ed alla coltivazione del fondo.
RICAVI E MARGINI IN CRESCITA
I ricavi cumulati fanno registrare un incremento del +8,7%, dove sono le regioni del Nord Est ad ottenere la performance migliore con una crescita del +9,2%, seguite dalle regioni del Nord Ovest in aumento del +9,0%, quindi le regioni di Sud e Isole con +3,6%, chiudono le regioni del Centro con variazioni positive più contenute, +1,4%.
A livello regionale la Basilicata mostra la crescita più sostenuta, +73,0%, mentre, dal lato opposto, la regione Sardegna registra una contrazione del -13,1%.
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LE PRIME 220 AZIENDE PRODUTTRICI DI MANGIMI ED ALIMENTI PER ANIMALI NEL 2018

Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci dei primi 220 produttori di mangimi ed alimenti per animali in generale, o ad uso zootecnico, per il triennio 2015-2017.
RICAVI IN AUMENTO
I ricavi complessivi registrano un aumento del +6,7%, con le regioni del Nord Est che ottengono la crescita maggiore, +11,6%, seguite dalle regioni del Sud e delle Isole in incremento del +6,6%, mentre le regioni del Nord Ovest crescono del +4,7%, ed infine quelle del Centro in flessione del -4,3%.
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