concia pelle e cuoio - monitoraitalia

Competitive Data  ha analizzato i bilanci delle prime 290 aziende operanti a vario titolo (produttori, importatori),  nella lavorazione e concia di pelle e cuoio per il triennio 2015-2017. Il settore si caratterizza per la presenza di distretti molto importanti nel Veneto, Toscana, Campania, e Lombardia.

 

RICAVI e margini in aumento

I ricavi cumulati mettono a segno una crescita del +4,0% nel 2017, con le regioni del Nord in grande spolvero, Nord Ovest +5,7% e Nord Est +4,3%, seguite dalle regioni del Centro in crescita del +3,9%, mentre, in controtendenza, le regioni di Sud e Isole risultano in flessione del -0,4%

fatturato cumulato lavorazione e concia pelle e cuoio

 

EBITDA

I margini crescono in misura più che proporzionale rispetto ai ricavi. L’EBITDA cresce complessivamente del +8,0%, ma con qualche sorpresa: se le regioni del Nord Ovest fanno registrare un exploit del +50,0%, seguite dall’ottimo +13,7% delle regioni del Centro, registrano invece una flessione del -2,8% le regioni del Nord Est, e -3,9% quelle di Sud e Isole.

A livello regionale L’EBITDA più elevato spetta alla regione Veneto, ed al suo noto distretto, con 192.206.000 euro, in  flessione del -2,7% rispetto al 2016. Dal lato opposto l’EBITDA più basso spetta alla regione Sicilia con 238.000 euro.

 

classi di fatturato

La distribuzione dei ricavi delle aziende attive nella lavorazione e concia di pelle e cuoio ci ha permesso di individuare tre cluster di grandezza. La crescita maggiore, +4,4%, si è avuta nel cluster di aziende comprese tra 10 e 20 milioni di euro; seguono non molto distanti le aziende con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, +4,1%, ed infine crescono del +2,9% le aziende con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.

 

LE prime 10 

Le prime 10 aziende attive nella lavorazione e concia di pelle e cuoio,  per fatturato (civilistico), sono state nel 2017:

  1. GRUPPO MASTROTTO            381,9  €/mln
  2. CONCERIA PASUBIO                288,3  €/mln
  3. RINO MASTROTTO GROUP     262,8  €/mln
  4. DANI                                            171,9  €/mln
  5. FAEDA                                         150,2  €/mln
  6. CONCERIA CADORE SRL           92,7  €/mln
  7. LAMIPEL                                       87,1  €/mln
  8. CONCERIA CRISTINA                 84,6  €/mln
  9. LANCASTER INTERNATIONAL 82,9  €/mln
  10. CONCERIA STEFANIA                 68,8  €/mln

 

AUMENTANO GLI UTILI E LE AZIENDE IN UTILE

Il 2017 si chiude con utili pari a 199.975.000 euro, in aumento del +2,0% rispetto ai 196.107.000 euro del 2016.

L’incidenza dell’utile sul fatturato è pari al 3,2% nel 2017, in leggero calo rispetto al 3,3% del 2016.

Nel 2017 si sono portate a 259 le aziende che chiudono l’esercizio in utile, erano 250 nel 2016, e diminuite da 22 a 13 quelle in perdita.

 

INDICI DI REDDITIVITA’ 

Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore della lavorazione e concia di pelle e cuoio e una quota superiore al 50% dei ricavi, e con fatturato significativo, si ottiene il bilancio medio settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.

  • Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci Il ROE medio nel 2017 è stato del 8,8%, in flessione rispetto al 9,5% del 2016.
  • Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato pari all’8,4% nel 2017, non molto distante dall’8,6% del 2016.
  • Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 4,8% nel 2017, leggermente superiore a quello del 2016, 4,7%.

Fa segnare una crescita anche l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passato dal 6,2% del 2016 al 6,5% del 2017.

redditività lavorazione e concia pelle e cuoio

stabile il RISCHIO FINANZIARIO

Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2017 il rapporto di indebitamento evidenzia un valore pari a 2,6, stabile rispetto al 2016.

L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato è stata dello 0,4%, in flessione rispetto allo 0,5% del 2016.

 

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