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Competitive Data  ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 220 aziende produttrici di borse ed articoli da viaggio per il triennio 2016-2018. 

Il settore delle borse ed articoli da viaggio raggruppa un inseme composito di aziende, molte delle quali  provenienti dal settore degli articoli in pelle, ed un buon numero anche dall’abbigliamento donna, per le quali la borsa, o borsetta, può rivestire il ruolo di accessorio marginale, o diventare una fonte importante di guadagno, arrivando a coprire oltre il 50% dei ricavi.

Succede così, ad esempio, per il brand Louis Vuitton (il cui fatturato confluisce però nel più vasto insieme di merceologie che fanno capo al gruppo LVMH), Prada  e Gucci (Gruppo Kering). 

Man mano che si scende di fatturato, e si arriva nella fascia media del campione, compaiono le prime aziende specializzate nella produzione e vendita di borse ed articoli da viaggio, con aziende dai prezzi e posizionamenti anche molto differenti tra loro.

la classifica

La classifica dei ricavi (civilistici)  delle prime dieci aziende del settore delle borse ed articoli da viaggio nel triennio 2016-2018 vede prevalere, com’è lecito aspettarsi, le aziende dell’abbigliamento donna:

AZIENDARICAVI 2017 (000 eur)RICAVI 2018 (000 eur)
PRADA S.P.A.1.498.5541.735.693
ZARA ITALIA S.R.L. 999.709 1.024.139
GUCCI LOGISTICA S.P.A. 845.939 1.090.168
GIORGIO ARMANI S.P.A. 1.515.896 1.361.336
VALENTINO S.P.A. 855.749 837.163
INDUSTRIES S.P.A. 724.736 859.309
G.A. OPERATIONS S.P.A. 847.946 866.523
BENETTON GROUP S.R.L. 1.023.104 956.676
LVMH ITALIA S.P.A. 893.217 982.619
DOLCE & GABBANA S.R.L. 1.290.306 988.898

il bilancio medio settoriale

Competitive Data ha calcolato il bilancio medio settoriale, ottenuto aggregando i bilanci di un campione di società significative, che realizzano nel settore delle borse ed articoli da viaggio una quota superiore al 50% dei ricavi, e sempre attive negli esercizi considerati.

Il calcolo del bilancio medio settoriale viene calcolato con la metodologia CSI-Competitive Data, che tiene conto anche dei rapporti di forza tra le aziende. Vengono scartate, ad esempio, quelle aziende con fatturato troppo alto, in modo che con la loro struttura di bilancio non influenzino eccessivamente gli indicatori medi settoriali.

Di seguito si riporta l’incidenza percentuale delle voci più importanti del conto economico medio settoriale sul totale valore della produzione nell’ultimo triennio: 

CONTO ECONOMICO2018 (%)2017 (%)
VALORE DELLA PRODUZIONE100,0100,0
RICAVI NETTI94,997,1
RISULTATO OPERATIVO8,57,2
VALORE AGGIUNTO22,821,2
REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE8,26,8
RISULTATO DI ESERCIZIO6,84,7

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